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    Maria Gabriella PEZONE

    Insegnamento di STORIA DELL'ARCHITETTURA

    Corso di laurea magistrale in ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE

    SSD: ICAR/18

    CFU: 12,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 60,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    ‘Rifattioni’ di edifici medievali in Campania tra Sei e Settecento. Un laboratorio sulla città di Capua

    All’interno dell’architettura tardo barocca campana tra fine Seicento e inizio Settecento, il corso tralascia l’analisi di edifici realizzati ex novo per concentrarsi sugli interventi di trasformazione del patrimonio edilizio religioso esistente. Proprio in questo periodo, infatti, in Campania una successione di importanti eventi sismici innescarono una serie di interventi su molte chiese medievali danneggiate creando uno stimolante dialogo tra “antico” e “nuovo”. Dopo l’approfondimento dei protagonisti della stagione barocca romana e un quadro dei principali architetti napoletani tra Sei e Settecento, il corso concentrerà l’attenzione sugli interventi di trasformazione degli edifici religiosi preesistenti. La seconda parte prevede l’analisi approfondita sotto forma laboratoriale degli edifici trasformati tra Sei e Settecento nella città di Capua con l’elaborazione finale di un poster. Per le indicazioni dettagliate sulla redazione si cfr. il materiale informativo sul sito del Dilbec sotto il nominativo della docente al link: https://uninadue.sharepoint.com/sites/docenti/MARIA_GABRIELLA_PEZONE_058188/SitePages/Home%20Page.aspx

    Testi di riferimento

    R. Wittkower, Arte e architettura in Italia, Einaudi, Torino 1972, pp. 119-125; 127-128; 147-163; 168-191; pp.194-205; (Bernini; Borromini; Pietro da Cortona).
    P. Portoghesi, Roma barocca, Laterza, Roma 1992, pp. 5-21 (sintesi)
    P. Portoghesi, Borromini nella cultura europea, Officina, Roma 1964, pp. 12-13, 17-18, 27 (sintesi);
    P. Portoghesi, Borromini, Electa, Milano 1967, pp. 164-171;
    D. del Pesco, Il Seicento, Utet, Torino, introduzione;
    H. Sedlmayr, Rococò, in “Enciclopedia universale dell’Arte”, 1963, XI, pp. 627-33; 665 (sintesi);
    A. M. Matteucci, L’architettura del Settecento, Utet, Torino 1988, pp. 121-140;
    G. Pane, A. Filangieri, Capua. Architettura e arte, 2 voll., Caserta 1990, I vol., Introduzione.
    G. Cantone, Campania barocca, Jaka Book, Milano 2003, introduzione;
    A. Blunt, Architettura barocca e rococò a Napoli, edizione italiana a cura di F. Lenzo, Electa, Milano 2006, pp. 123-159; 161-178; 191-229 (Barocco minore; D. A. Vaccaro; F. Sanfelice);
    M.G. Pezone, Nuovi paradigmi nell’architettura del Settecento napoletano: architetti romani ad Aversa, in «Palladio Rivista di Storia dell’Architettura e Restauro», n. 33, gennaio-giugno 2004, pp. 55-78;
    M.G. Pezone, Carlo Buratti Architettura tardo barocca tra Roma e Napoli, Alinea, Firenze 2008, pp. 113-145;
    M.G. Pezone, Trasformazioni tardo barocche nelle cattedrali di Santa Maria Capua Vetere, Capua, Teano e Calvi, in Lungo l’Appia Scritti su Capua antica e dintorni, a cura di a cura di M.L. Chirico, R. Cioffi, S. Quilici Gigli, G. Pignatelli, Giannini editore, Napoli 2009, pp. 121-132;
    M.G. Pezone, Prima della cultura del restauro. ‘Rifattioni’ del duomo di Aversa tra Sei e Settecento, in Roberto Di Stefano Filosofia della Conservazione e Prassi del Restauro, a cura di Aldo Aveta e Maurizio Di Stefano, Arte Tipografica, Napoli 2013, pp. 216-221;
    Ulteriori integrazioni bibliografiche specifiche sull’architettura a Capua potranno essere fornite durante lo svolgimento del corso.

    Obiettivi formativi

    In riferimento ai descrittori di Dublino:
    1. Gli studenti acquisiranno conoscenze avanzate per affinare le capacità di comprensione dei temi connessi all’architettura tardo barocca napoletana tra fine Seicento e inizio Settecento, soprattutto in relazione agli interventi di trasformazione del patrimonio preesistente;
    2. Alla fine del corso gli studenti saranno dotati degli strumenti metodologici necessari ad applicare le conoscenze acquisite ad un campo di indagine specifico. In particolare saranno in grado di analizzare le architetture religiose della città di Capua trasformate tra Sei e Settecento
    3. In questa applicazione del metodo e delle conoscenze acquisite alla lettura specifica di un’opera architettonica capuana dovranno dimostrare autonomia di giudizio.
    4. Dopo il corso gli studenti acquisiranno abilità comunicative di stampo tecnico nel campo dell’architettura e avranno anche fatto pratica di capacità comunicative tecnologico-grafiche attraverso la redazione di un poster in ppt che ha come oggetto di indagine l’opera architettonica capuana prescelta
    5. Dimostreranno ampia e approfondita capacità di apprendimento delle tematiche trattate.

    Prerequisiti

    Conoscenze di base negli ambiti della storia dell’architettura e dell’arte medievale e moderna, acquisite durante il percorso triennale in Conservazione dei Beni Culturali.

    Metodologie didattiche

    Lezioni frontali, esercitazioni/seminari, sopralluoghi, partecipazione a convegni e conferenze.

    Metodi di valutazione

    Modalità di esame
    L’esame consisterà in un colloquio individuale volto ad accertare la conoscenza complessiva degli argomenti trattati durante il corso. Per poter argomentare le tematiche trattate, lo studente potrà avvalersi del supporto di materiali iconografici (piante sezioni, prospetti e fotografie delle architetture approfondite).

    Criteri di valutazione
    Conoscenza degli argomenti studiati e acquisizione di una terminologia tecnica appropriata; chiarezza espositiva; identificazione delle opere e loro esatta collocazione cronologica. La valutazione massima è raggiunta dimostrando non solo una conoscenza approfondita dei contenuti ma anche una capacità di autonomia nella loro elaborazione critica.

    Altre informazioni

    La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che, per validi e comprovati motivi, non potranno seguire le lezioni (frequenza inferiore al 70%) dovranno integrare il programma con questa parte aggiuntiva: Anthony Blunt, Architettura barocca e rococò a Napoli, edizione italiana a cura di Fulvio Lenzo, Electa, Milano 2006, pp. 233-257.

    Eventuali indicazioni sui materiali di studio
    I libri consigliati sono disponibili presso la biblioteca del Dipartimento.
    Le immagini proiettate in power-point durante il corso e le letture consigliate saranno rese disponibili in pdf e scaricabili dal link:
    https://uninadue.sharepoint.com/sites/docenti/MARIA_GABRIELLA_PEZONE_058188/SitePages/Home%20Page.aspx

    Programma del corso

    Argomenti delle lezioni: Introduzione all’architettura barocca (da Wittkover, pp.119-125; selezione da Portoghesi 1992, pp. 5-21; Del Pesco); Introduzione all’architettura del 700 tra tardo barocco, rococò e neoclassicismo (da Wittkover; Sedlmayr etc.); architettura di G.L. Bernini, di F. Borromini e di Pietro da Cortona (da Wittkover pp. 127-128; 147-163; pp. 168-191; pp. 194-205); L’impianto basilicale dall’architettura paleocristiana alla rielaborazione romanica e gotica sino alla reinterpretazione cinquecentesca; Un “prototipo” per le ‘rifattioni’ settecentesche: la trasformazione borrominiana della basilica di San Giovanni in Laterano (da Portoghesi, pp. 164-171); Architettura barocca e tardobarocca in Campania (da Blunt, pp. 123-231; da Cantone 2003, introduzione); Introduzione alle “rifattioni” (da Pezone 2008, pp.113-126; Pezone 2009); Esempi di “rifattioni” in Campania e le “rifattioni” di C. Buratti: il duomo di Aversa e il duomo di Salerno (Pezone 2004; Pezone 2008, pp. 127-145; Pezone 2013); Introduzione all’architettura di Sanfelice e Vaccaro con approfondimenti sulle “rifattioni” (Blunt); Introduzione alla storia di Capua (da Pane-Filangieri, Introduzione); Le “rifattioni” a Capua: attività laboratoriale per la redazione di un poster di approfondimento su una delle chiese trasformate tra Sei e Settecento.

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    “Rifattioni” of the Medieval churches in Campania between the 17th and the 18th century. A lab on the town of Capua

    Textbook and course materials

    Rudolf Wittkower, Art and architecture in Italy, Penguin Books, Harmondsworth 1958, pp. 89-95; 96-97; 114-129; 130-151; pp.152-168 (Bernini; Borromini; Pietro da Cortona);
    Paolo Portoghesi, Roma barocca, Laterza, Roma 1992, pp. 5-21 (summary);
    Paolo Portoghesi, Borromini nella cultura europea, Officina, Roma 1964, pp. 12-13, 17-18, 27 (summary);
    Paolo Portoghesi, Francesco Borromini, Electa, Milano 1967, pp. 164-171;
    Daniela del Pesco, Il Seicento, Utet, Torino, introduzione;
    Hans Sedlmayr, Rococò, in “Enciclopedia universale dell’Arte”, 1963, XI, pp. 627-33; 665 (summary);
    Anna Maria Matteucci, L’architettura del Settecento, Utet, Torino 1988, pp. 121-140;
    G. Pane, A. Filangieri, Capua. Architettura e arte, 2 voll., Caserta 1990, I vol., Introduzione.
    G. Cantone, Campania barocca, Jaka Book, Milano 2003;
    Anthony Blunt, Neapolitan Baroque and Rococò Architecture, Zwemmer Ltd, London 1975, pp. 90-109; 110-128; 129-158 (The vernacular Baroque; D.A. Vaccaro; F. Sanfelice);
    M.G. Pezone, Nuovi paradigmi nell’architettura del Settecento napoletano: architetti romani ad Aversa, in «Palladio Rivista di Storia dell’Architettura e Restauro», n. 33, gennaio-giugno 2004, pp. 55-78;
    M.G. Pezone, Carlo Buratti Architettura tardo barocca tra Roma e Napoli, Alinea, Firenze 2008, pp. 113-145;
    M.G. Pezone, Trasformazioni tardo barocche nelle cattedrali di Santa Maria Capua Vetere, Capua, Teano e Calvi, in Lungo l’Appia Scritti su Capua antica e dintorni, a cura di a cura di M.L. Chirico, R. Cioffi, S. Quilici Gigli, G. Pignatelli, Giannini editore, Napoli 2009, pp. 121-132;
    M.G. Pezone, Prima della cultura del restauro. ‘Rifattioni’ del duomo di Aversa tra Sei e Settecento, in Roberto Di Stefano Filosofia della Conservazione e Prassi del Restauro, a cura di Aldo Aveta e Maurizio Di Stefano, Arte Tipografica, Napoli 2013, pp. 216-221.
    Other books on the architecture of Capua will be indicated during the course.

    Course objectives

    The students will acquire the necessary knowledge to refine their understanding of the late Baroque Neapolitan architecture between the end of the Seventeenth and Eighteenth centuries, especially in connection with the transformations of the pre-existing heritage. At the end of the course, the students will gain the methodological tools necessary to apply the knowledge to a specific field of inquiry. In particular, they will be able to analyze the religious architecture of the city of Capua transformed between 17th and 18th centuries and in this methodological application they will have to demonstrate autonomy of judgment and technical skills of communication.

    Prerequisites

    basic knowledge in History of Architecture and Medieval /Modern History of Art achieved in the previous Bachelor’s Degree (First Cycle) in Cultural Heritage.

    Teaching methods

    Lectures, lab sessions, inspections, seminars, conferences

    Evaluation methods

    Examinations
    The students must answer to three questions, one about a general topic and two on more specific topics.

    Evaluation criteria
    Exam assessment is based on the overall level of student performance which takes into account knowledge of course content and clarity, accuracy and appropriacy of language use.

    Other information

    The attendance is recommended. The students unable to attend the 80% of the lessons must study the additional pages indicated below: the 7th chapter of Anthony Blunt, Neapolitan baroque and Rococo Architecture, A. Zwemmer Ltd, London 1975, (The last generation) pp. 159-178.

    Course Syllabus

    Introduction to baroque architecture (da Wittkover, pp.89-95; summary from Portoghesi 1992, pp. 5-21; Del Pesco); Introduction to architecture of 18th century between late Baroque, rococò and Neoclassicism (da Wittkover; Sedlmayr etc.); Architecture of G.L. Bernini, di F. Borromini and Pietro da Cortona (da Wittkover pp. 96-97; 114-129; 130-151; pp.152-168); Basilical plan from Early Christian architeecture to the Romanic and Gothic revision, to reuse in the 16th century; The model of the “rifattioni” of 18th century: the Borromini transformation of St. Giovanni in Laterano (da Portoghesi, pp. 164-171); Baroque and Late baroque architecture of the Campania (da Blunt, pp. 123-231); Introduzione alle “rifattioni” (da Pezone 2008, pp. 90-158; Pezone 2009); The Buratti “rifattioni” in Campania: the Aversa cathedral and the Salerno Cathedral (Pezone 2004; Pezone 2008, pp. 127-145; Pezone 2013); The “rifattioni” of Sanfelice and Vaccaro (Blunt, passim); The story of the town of Capua (Pane Filangieri, I, Introduction); The “rifattioni” in the town of Capua: lab activities.

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